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L’orto come un mazzo di fiori

Mi chiesi di alleggerire la fatica di fare un orto che fosse, nel mio obbiettivo, un luogo di pace e di relax, un gioco per il ritorno a casa dopo una giornata di lavoro.

La mia casa in campagna e il suo giardino erano animate da quattro esuberanti pelosoni. Fu la loro presenza a stimolare la necessità di pensare a qualcosa che lasciasse a loro il dovuto spazio e a me il piacere di avere un orto per coltivare le verdure per le mie cene e il piacere dell’ospitalità, nonchè la continuità nel circondarmi del “bello” del mio negozio: inventai così “l’ortoinaria”. L’intento, non nascondo, era quello di raccogliere e mangiare la mia insalata, dei pomodori, delle zucchine, piantarli, accudirli, vederli crescere, fiorire, maturare.

Alla fine diventò un piacevole impegno e nello stesso tempo dare continuità al mio bisogno di comporre un grande mazzo di fiori “en plein air”.

La pazienza, l’aspettare, non sono mai stati i miei punti di forza. Vendere fiori porta con sé il concetto dell’ effimero, del caduco, con la velocità di lavorare con qualcosa che si esaurisce in fretta e lascia sensazioni nell’ anima. L’orto mi ha insegnato la fatica, il rispettare il tempo, il saper attendere. L’orto in aria, avere la terra all’altezza di un tavolo è di sicuro una grande comodità, non più dominare il suo crescere, ma condividerlo a pari altezza.

E’ stato appagare, nuovamente, il mio senso estetico, Abbinare essenze, nei colori, nei volumi. Fu un attimo farmi prendere la mano dall’entusiasmo ed abbinare alle verdure fiori e piante, alzandoli da terra e farli diventare una composizione. Il giardino divenne quindi un insieme di tavoli e strutture a diverse altezze, a creare un percorso. Un tavolino rotondo con due sedie dove fermarsi a goderlo. Una vecchia poltrona di vimini per sedersi a leggere due righe. Un gioco che diventò ben presto un lavoro, per quanto divertente e soddisfacente. E nell’evoluzione della crescita anche il divertimento di spostare le cose per reinventarlo e dare all’insieme un aspetto diverso e nuovo.

Un orto a mezz’aria fra la terra e il cielo realizzato nel tempo a tanti miei clienti nei loro giardini e terrazzi.

Coi piedi per terra e il cuore in cielo, con un po di follia, con tanto gioco.